Storia
La Casatella Trevigiana, deriva il suo nome da un umile origine casalinga. Era infatti ottenuta nelle cucine di casa, dove le massaie lavoravano il poco latte disponibile per preparare un buon formaggio fresco. Veniva fatto soprattutto d’inverno, quando risultava migliore e più ricco di grasso. E quando nei momenti di difficoltà il latte non era sufficiente per una famiglia, si chiedeva in prestito la quantità mancante a una azienda vicina.. Si riconoscono in questa generosa e semplice forma di solidarietà i segni primitivi della futura cooperazione che nel ventesimo secolo sarà un pilastro della produzione casearia trevigiana.
Caratteristiche
Il latte deve provenire solo dalle stalle presenti nella provincia di Treviso, che nella sua interezza rappresenta l’unico territorio in cui è possibile la produzione della Casatella Trevigiana DOP. Anche la caseificazione deve obbligatoriamente svolgersi nella zona di produzione e così pure maturazione e confezionamento. Non sfugge nulla, dalla produzione del latte alla trasformazione, per la più completa sicurezza del consumatore.
La Casatella Trevigianaè un formaggio perfetto oggi per la freschezza molto moderna, ma anche per le sue doti nutrizionali, così adatte alla vita attuale.
Ma non sfugge un sentore antico, contadino, che è dato dal sapore delicato di latte che il formaggio eredita, opportunamente sfumato, direttamente dalla materia prima. Formaggio a pasta cruda e tendenzialmente dolce, pronto dopo una rapida maturazione, la Casatella Trevigiana ha inizialmente una pasta compatta, che si ammorbidisce con il passare delle ore e diventa più cremosa, mentre la crosta è assente o è appena percettibile.
Conservazione
In quanto formaggio fresco e molle, la Casatella Trevigiana dop va conservata naturalmente al fresco ed è adattissima a essere mangiata sia così com’è sia in elaborate preparazioni gastronomiche.
Ricetta
Rosette di Bresaola ripiene di Casatella Trevigiana DOP su letto di Radicchio Rosso di Treviso IGP
Ingredienti per 10 persone:
600 g di Rasicchio Rosso di Treviso Igp.
400 g di bresaola
400 g di Casatella Trevigiana Dop
1/2 dl d’olio extravergine d’oliva
1/2 dl di aceto balsamico; sale e pepe bianco
Lavate il Radicchio Rosso e grondatelo accuratamente. Disponetelo egualmente sui dieci piatti a disposizione e macinatevi sopra del pepe bianco. Preparate la salsa, emulsionando l’olio e l’aceto, con l’aiuto di un frullatore a immersione. Otterrete una salsa piuttosto densa, che andrà distribuita a filo su tutti i piatti. Affettate sottilmente la bresaola e confezionate delle rosette racchiudendo in ciascuna un pezzetto di Casatella Trevigiana Dop. Disponete infine le rosette sul letto d’insalata già condita. Volendo potreste sostituire l’aceto balsamico con quello di mele, e impreziosire il tutto facendo cadere sul piatto dei semi di sesamo o di papavero.