I protagonisti della filiera nazionale del latte, assieme ad alcuni tra i vertici della politica agricola europea, si incontreranno in convegno venerdì 10 novembre a Parma, al Crédit Agricole Green Life, per la quinta edizione del Dairy Summit, l’evento organizzato dal Gruppo editoriale Tecniche Nuove per mettere a confronto tutte le “anime” della filiera lattiero-casearia italiana.

 

“I formaggi Dop e Igp, nuove regole per nuovi mercati” e “La sostenibilità delle filiere certificate” saranno i due macro temi all’ordine del giorno. L’appuntamento, peraltro, arriva proprio all’indomani dell’approvazione, in sede europea, della riforma del Regolamento sulle IG (indicazioni geografiche). Una volta in vigore, ovvero nei primi mesi del 2024, questo strumento permetterà di proteggere molto meglio dai tentativi di imitazione e dall’italian sounding le eccellenze made in Italy Dop e Igp, a partire appunto dai formaggi.

 

Il nuovo Regolamento IG, infatti, rappresenta un traguardo fondamentale per chi produce Dop e Igp. Basti pensare che l’Italia, con le sue 887 Indicazioni Geografiche, è leader in tutta Europa in questa speciale classifica (seconda è la Francia che si ferma a 764), per un valore economico stimato in circa 20 miliardi di euro (fonte: Osservatorio Ismea Qualivita). L’importanza aumenta ulteriormente se si considera che il valore delle contraffazioni e del falso made in Italy oggi hanno raggiunto livelli che si aggirano sui 120 miliardi di euro (fonte: Ismea).

 

Altro punto centrale per lo sviluppo della filiera lattiero casearia nazionale riguarda appunto la sostenibilità, che dovrà sempre più essere declinata su tre fronti: ambientale, sociale ed economico.

 

«Il Dairy Summit – conferma Antonio Auricchio, presidente di Afidop, associazione dei formaggi italiani Dop e Igp – sarà un appuntamento strategico per fare il punto sulle opportunità offerte dal nuovo regolamento delle IG per la tutela dei nostri formaggi, a partire dalla maggiore protezione online, grazie all’ex-officio sui domini Internet, fino alla lotta alle pratiche svalorizzanti, per sostenere il valore del prodotto in Italia e all’estero. Passaggi chiave, questi, per difendere un comparto che vale 4,6 miliardi di euro alla produzione e rappresenta il 59% dei prodotti a marchio italiani e per combattere l’italian sounding, arrivato a 120 miliardi. Un punto fondamentale – prosegue Auricchio – è la sostenibilità delle filiere certificate, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e di benessere e salute degli animali, i cui impegni da rispettare potranno essere concordati dai consorzi. Un ambito su cui Afidop e le filiere sono al lavoro da tempo con progetti e investimenti importanti, che presenteremo in tre tavole rotonde dedicate, assieme ai Consorzi Tutela Grana Padano Dop, Pecorino Romano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop e Parmigiano Reggiano Dop.  La sfida sarà definire possibili linee guida da utilizzare per redigere i bilanci di sostenibilità, trovando lo strumento idoneo a certificare le filiere nel rispetto delle loro diversità».

 

Il programma dell’evento

 

Per quanto riguarda il programma, dopo i saluti introduttivi alle 10 da parte di Crédit Agricole Italia che ospita l’evento, alle 10,10 Ersilia Di Tullio di Nomisma offrirà una panoramica su “Il nuovo regolamento europeo sulle Ig”. Alle 10,30, tavola rotonda moderata da Eugenio Occhialini, direttore di Edagricole, su “Le opportunità del nuovo regolamento per il sistema lattiero caseario italiano”, con la partecipazione dell’europarlamentare Paolo De Castro e di Riccardo Deserti (presidente Origin International), Joao Onofre (responsabile IG Commissione Europea Dg Agri) e Roberta Cafiero (Masaf). Alle 11 seguirà tavola rotonda sui consumi dal titolo “Il Made in Italy che gioca in casa, prospettive sul consumo interno” con interventi di: Nicola Bertinelli (presidente Consorzio Parmigiano Reggiano), Gianpiero Calzolari (presidente Granarolo), Ettore Prandini (presidente Coldiretti) e Cristiano Fini (presidente Cia). Alle 11,30, panoramica sui formaggi Dop da parte di Mariella Ronga di Ismea. Alle 11,40 tavola rotonda su “Il nuovo regolamento IG spinge l’export dei formaggi?”, con la partecipazione di Stefano Berni (direttore generale Consorzio di Tutela del Grana Padano), Matteo Lasagna (vicepresidente Confagricoltura), Giovanni Pomella (Ad Lactalis Italia), Giovanni Guarneri (Alleanza delle Cooperative) e Paolo Zanetti (presidente Assolatte). Alle 12,10, “Le informazioni di prodotto in etichetta a tutela del consumatore” saranno a cura di Marco Cuppini, direttore Centro Studi e Comunicazione GS1 Italy. Alle 12,25 tavola rotonda “Le esperienze nel retail” con Francesco Avanzini (Conad) e Giovanni Taliana (Aspiag Service Despar).

Le conclusioni della sessione mattutina saranno a cura dell’europarlamentare Paolo De Castro.

 

La sessione pomeridiana si aprirà alle 14,30 e sarà incentrata sul tema della sostenibilità. Ad introdurre il tema “La rilevanza delle filiere certificate nel panorama italiano e mondiale” saranno Antonio Auricchio, presidente Afidop, ed Emilie Vandercandelaere di Fao. Alle 14,45, tavola rotonda “La dimensione ambientale della sostenibilità delle filiere certificate”, con Andrea Fontanella (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Assistenza Tecnica del Mase per l’attuazione dello schema Made Green in Italy), Carlo Costa (Consorzio Grana Padano Dop), Gianfranco Gaias (Consorzio Pecorino Romano Dop) e Gianmaria Bettoni (Caseificio cooperativo Torre Pallavicina). Alle 15,30 seguirà la tavola rotonda “La dimensione economica della sostenibilità delle filiere certificate” con Alice Medioli (Università di Parma), Pier Maria Saccani, (Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop) e Nisio Paganin (Granterre). Alle 16,15 si parlerà della “Dimensione sociale della sostenibilità delle filiere certificate” con Filippo Arfini (Università di Parma), Marco Nocetti (Consorzio Parmigiano Reggiano Dop) e Tino Brugnoli (Brugnoli Fratelli Soc. Agricola di Bardi).